MINDANCE “Colors”

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MINDANCE  “Colors”         (LIZARD CD 0184)

 
barcode: 8003102201841
 
A volte si cercano tra montagne di parole, definizioni e generi per descrivere e lodare dischi di nomi altisonanti, senza accorgersi che spesso la buona musica la possiamo trovare ad un palmo dal naso.
I minDance provengono da Campobasso e sono responsabili di un disco straordinario, sospeso tra la psichedelia, quella che potremmo definire “classica”, il blues ed il rock progressivo di stampo anglosassone.
Una sequela di brani assolutamente di grande impatto, che parte deciso e duro, lasciando intravedere una certa ammirazione per i Black Sabbath, quelli più antichi. Ma poi è come se la band si lasciasse andare ud un turbinio di suoni e colori, per una cosciente e cercata ‘ubriacatura’.
Ecco quindi che emerge ‘Hypgnosis’, un brano dove l’aggrapparsi onirico ai Pink Floyd di Barrettiana memoria è molto palpabile, anche se passa per un più “terreno” e vivace ‘Colors’ (il brano).
Poi è un tutto andare verso il nord, in un viaggio etereo, atmosferico e rilassante, incontro a quell’Ignoto toccato da temerari Viaggiatori Cosmici…

 

Ma un pensiero mi viene spontaneo: come sarebbe stato accolto ‘Colors’ se la band fosse stata di Lowfield, (immaginaria) località del nord Inghilterra? Oppure da qualche sperduto villaggio norvegese? Forse sarebbe menzionata come rivelazione dell’anno sulla prestigiosa rivista inglese Prog e magari corteggiata da label blasonate come la KScope, o la Karisma… Invece è l’ennesima scoperta/conferma (i minDance sono al secondo album) dell’italianissima Lizard Records, capitanata dall’amico Loris Furlan, che vince sicuramente la classifica di chi ha Passione. Ma quella italiana, purtroppo o per fortuna, è un’altra storia.
(Mauro Furlan)

“Colors”, album intriso di psichedelia e Post Prog Moderno…un viaggio mentale dall’ampio respiro

(Max Salari – Nonsoloprog)

 
TONINO MARCHITELLI: voice – keyboards – ambients
GIANLUCA VERGALITO: guitars
PEPPE ALOISI: bass – voice – synth – noises
MASSIMO COSIMI: drums
 
I colori sono il rimedio contro la monotonia del grigiore, la cui tossica persistenza invade ormai qualsiasi
ambito dell’umana esistenza. Grigiore che estingue le diversità, le identità, le fantasie, le creatività, i
sogni.
I colori sono segno e simbolo di possibilità, di visione, di prospettiva, di curiosità, di VITA.
I colori sono l’antidoto all’omologazione, al manicheismo e all’unilateralità.
I colori sono gioia, crescita e miglioramento consapevoli.
E nei consapevoli limiti che ci definiscono proviamo, noi minDance, a portare
colori nelle vite di chi può e vuole….”
Colors ” è il colore che vuole rinascere ed è musica che vuole essere ascoltata più che sentita.
 

Namastè da Giannluca,Massimo,Peppe e Tonino…minDance

Sometimes we search through mountains of words, definitions and genres to describe and praise records of high-sounding names, without realizing that we can often find good music close to our noses.
minDance come from Campobasso and are responsible for an extraordinary album, suspended between psychedelia, what we could define as “classical”, blues and Anglo-Saxon progressive rock.
A sequence of songs of absolutely great impact, which starts decisive and hard, revealing a certain admiration for Black Sabbath, the oldest ones.
But then it’s as if the band let itself go in a whirlwind of sounds and colors, for a conscious and sought-after intoxication.
Hence ‘Hypgnosis’ emerges, a song where the dreamlike clinging to Barrett’s Pink Floyd is very palpable, even if it passes through a more “earthly” and lively ‘Colors’ (the song).
Then it’s all about going north, in an ethereal, atmospheric and relaxing journey, meeting that Unknown touched by fearless Cosmic Travellers…
(Mauro Furlan)
 
 
 
Colors are the remedy against the monotony of greyness, whose toxic persistence now invades everyone realm of human existence.
Grayness that extinguishes diversity, identities, fantasies, creativity, i dreams. Colors are a sign and symbol of possibility, of vision, of perspective, of curiosity, of LIFE.
Colors they are the antidote to homogenization, manichaeism and one-sidedness.
The colors are joy, growth and conscious improvement.
And within the conscious limits that define us, we minDance try to bring colors in the lives of those who can and want….
“Colors ” is the color that wants to be reborn and it is music that it wants be heard rather than heard
 
Namastè from Giannluca, Massimo, Peppe e Tonino…minDance