NEMA NIKO

MEMORIA ZERO
9 Ottobre 2017
NODO GORDIANO
10 Ottobre 2017

Contatti:

www.nemaniko.it
017

NEMA NIKO

“Mio Scialbo” 2000
  maybe the most original band in Lizard’s productions for its hypnotic and obscure dimension reminding to Pink Floyd with Doors’ citations and many new and different possibilities . A personal kind of psychedelic way for the poetry spoken by Marco Tuppo
026                   “La Storia dell’Uomo che Incontrò se stesso” 2002
Second obscure trip for the band of Venice: slow, introspective sounds and words in their original reading. As narration of a little story-book with its dramatic dimension the voice of Marco Tuppo finds the right soundtrack in the dark electronic, hypnotic new horizons, still reminding some atmospheres and ghosts from the past (Pink Floyd-Doors-Tangerine Dream), but all is projected in an actual dimension by the personality of the project.

          “No Zeit 7905”  – Nema Niko Play Raffaello Regoli   2005

Nel sito dei veneziani Nema Niko(www.nemaniko.it) il suono ripetitivo di un violino ed auto che scorrono. Eppure la loro musica non ti scivola via ma ti avvolge e coinvolge. Ci siamo innamorati subito – ancor prima di sentirlo – del loro disco “No Zeit 7905” con la lunga, unica suite “Rivestire la voce” (Lizard, www.lizerecords.it).. Un’operazione molto particolare. Si è preso un vecchio, particolare disco sperimentale degli anni ‘70, “Spogliare la voce” di Raffaello Regoli. Un disco che era costruito con guizzi e sperimenti vocali sulla linea del grande, indimenticabile Demetrio Stratos (l’album era stato registrato proprio nell’anno della scomparsa del cantante degli Area). Disco di voce nuda, accompagnata solo, in un brano, da un fagotto.

27 anni dopo quella voce nuda è stata rivestita dai suoni. Suoni psichedelici, cosmici (space-kraut-rock) che sono un esperimento sull’esperimento; una coraggiosa operazione su una coraggiosa operazione.

La band ed il vocalist si erano incontrati sul palcoscenico (virtuale e reale) del premio “Omaggio a Demetrio Stratos” (anche questo un atto di coraggio ed un inno alla sperimentazione musicale) indetto da Regoli ed a cui i veneziani hanno partecipato. L’arte, il genio di Stratos come collante tra vecchio e nuovo, ieri e oggi. La voce indossa il suo vestito sonoro, arricchito da un violino elettrico, un basso pulsante. E c’è ancora quel fagotto della memoria (suonato da Franco Perfetti nel 1979).

E’ musica progressive? Forse. Senz’altro è musica atemporale, al di fuori del tempo ed anche dello spazio. Suoni che viaggiano nel siderale o nell’amniotico. Sonorità che ricordano molto i Tangerine Dream e che non sconvolgono il senso del disco iniziale di Regoli. Diciamo che lo stravolgono, lo rendono tutta un’altra storia. Ma sempre, ugualmente affascinante.

Il premio Omaggio a Demetrio Stratos (www.modomusica.com/omaggiods) è giunto alla decima edizione, un traguardo da festeggiare; intanto continua a scandagliare nell’underground e portare a galla frammenti del suono sotterraneo.

Gaetano Menna

026                                 “Meccaniche Di Pensiero”     2007

 

Fourth album for Nema Niko, a band from Venice.
This new CD has much more acoustic elements than in the past.
Variegated atmospheres, soft and sensual, make this CD an important one: the voice of Ninfa Giannuzzi (“Le notte della Taranta”) and the drumming of Egidio Marullo (Aria Palea) enrich the beauty of this unique album.